Diario di viaggio di uno scienziato. Con un tocco di humour
Diario di viaggio di un ricercatore, dedicato e consigliabile
ai giovani studiosi che si avviano a diventare, come l'autore,
"nomadi" della scienza, "La ricerca" è interessante anche
per un pubblico più ampio. Il racconto dei viaggi e delle esperienze presso
città e università di quattro continenti è agile e arricchito da considerazioni
personali sulla cronaca, la storia e i costumi dei Paesi visitati, sui colleghi
e la gente comune incontrati. Appunti nei quali si intuiscono, oltre alla
curiosità e al senso critico tipici dello scienziato, una dose di humour che
non guasta. Incontriamo così il
direttore di laboratorio "interessato più all'arredamento della ricerca
(l'armoniosa disposizione dei mobili nel locale, ndr)" che alla ricerca stessa o lo scienziato americano simile
al dottor Stranamore che dedica una conferenza alla necessità di una guerra
preventiva contro l'Unione Sovietica. Gli interessi coltivati parallelamente
all'attività accademica (lingua cinese, flauto a becco) completano il quadro di
una vita da uomo del Rinascimento calato in un contesto moderno. Lo stile è
asciutto e scorrevole come si conviene a un docente universitario convinto che
"un lavoro ben scritto è più facile da leggere, ed è quindi più efficace,
se scritto in modo semplice ed elegante".
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