Uno sguardo alternativo sulla cronaca del mese
22.1.2018
CAMBIAMENTO CLIMATICO
È strano che tra le promesse elettorali ideate dai partiti italiani per
guadagnare voti non ci sia la più semplice da mantenere: mai più
pioggia nel week-end.
21.1.2018
BREXIT
Dopo aver assistito alla celebrazione di Winston Churchill nel film
"L'ora più buia", la premier Theresa May avrebbe confidato la propria
amarezza ai collaboratori: "Non è giusto. Anch'io sto aiutando questo
Paese a sbarazzarsi dei tedeschi, ma a me non mi considera nessuno".
14.1.2018
CRITICHE INFONDATE
Dissento fermamente dalle accuse d'incompetenza mosse agli esponenti
del Movimento Cinque Stelle. A me le cravatte di Di Maio piacciono, e
anche la pettinatura della Appendino.
13.1.2018
PRIMI DELLA CLASSE
Ci hanno messo quattro mesi per creare un governo-fotocopia del
precedente, dopo aver giurato che non se ne parlava nemmeno. Quando i
tedeschi impareranno a cuocere la pasta al dente, l'Italia non avrà più
nulla da insegnargli.
12.1.2018
C'È POSTA PER TE
Secondo indiscrezioni, la svolta annunciata dall'invio di una
delegazione nordcoreana alle Olimpiadi nella Corea del Sud non è di
natura diplomatica ma ambientale. Sensibile al rischio d'inquinamento
creato dal lancio dei suoi missili, Kim starebbe optando per la consegna
a mano.
8.1.2018
EMERGENZA CAPITALE
Assume dimensioni allarmanti il fenomeno dei reperti storici trafugati da turisti stranieri che vogliono portarsi a casa un ricordo del viaggio a
Roma. A un cittadino cinese in partenza da
Fiumicino sarebbe stato sequestrato un sacco di rifiuti del 1979.
6.1.2018
XXL
Pare che il libro di Michael Wolff su Donald Trump sia una delusione.
Non chiarisce nemmeno se il presidente USA ce l'ha davvero più grosso*
di Kim.
*Il pulsante nucleare
5.1.2018
NOTIZIE UTILI
Lo smartphone ha appena suonato per informarmi che domani è l'Epifania.
Questo conferma che l'intelligenza artificiale è sempre più vicina a
quella umana. Ha già imparato a parlare anche quando non ha niente da
dire.
4.1.2018
I NUMERI NON MENTONO
Le istituzioni comunitarie impartiscono una dura lezione agli
euroscettici che non perdono occasione per denigrarle. Eurostat, ufficio
statistico con sede in Lussemburgo e budget vicino ai 200 milioni, ha
pubblicato informazioni preziose e documentate sul rapporto tra i
cittadini europei e il rumore. Dallo studio risulta che la proporzione
di chi lamenta disturbi sonori è doppia per chi vive in città rispetto a
chi sta in campagna. Una rivelazione di portata storica. Alla quale
potrebbe seguirne un'altra se la prossima ricerca saprà corroborare
l'audace tesi avanzata da alcuni economisti. Sarà vero, cifre alla mano,
che chi guadagna 20.000 euro al mese ha una maggiore propensione al
consumo di chi ne guadagna 1.200?
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