N.B.: In corsivo i termini che rinviano ad altra
definizione.
A
Acciaio Lega di ferro, carbonio, cromo e nichel impiegata per la fabbricazione
di casse, bracciali e componenti del movimento.
Affissione Tecnica di visualizzazione dell’ora e di altre informazioni sul quadrante
o display dell’orologio. Può essere analogica (a lancette) o digitale (a
cifre, dall’inglese “digit”).
Albero Elemento cilindrico sul quale sono fissati o ruotano altri organi.
Es.: albero di carica (trasmette la rotazione della corona agli
ingranaggi del dispositivo di carica), albero del bariletto (asse che
mantiene in posizione il bariletto e la molla di carica al suo
interno).
Alternanza Semioscillazione o spostamento da un punto estremo di oscillazione
all’altro del bilanciere; a ogni alternanza corrisponde uno scatto della
lancetta dei secondi. I bilancieri dei movimenti meccanici compiono un numero di alternanze/ora compreso
fra 18.000 e 36.000.
Analogico vedi Affissione.
Ancora Elemento in acciaio od ottone che dà il nome allo scappamento
inventato da Thomas Mudge nel Settecento. Così chiamata per la forma,
trasmette, attraverso il ruotismo, l’energia proveniente dalla molla
di carica al gruppo bilanciere-spirale. Il “tic-tac” dell’orologio
meccanico è prodotto dai contatti fra l’ancora e la ruota di scappamento.
Anglage Termine francese che indica la smussatura e lucidatura manuale dei
margini di un componente (ponte, rubino, ruota, testa di
vite, ecc.), tesa a eliminare i detriti metallici della fabbricazione che,
depositandosi tra gli ingranaggi, possono comprometterne il funzionamento.
Ansa Parte della cassa su cui è applicato il cinturino o il bracciale. Per
la sostituzione di questi ultimi si agisce sulle barrette a molla inserite fra
le anse.
Antimagnetico Orologio protetto contro i campi magnetici mediante
schermature in ferro o con l’impiego di metalli insensibili al magnetismo nei
componenti più delicati del movimento.
Antiurto Dispositivo elastico incaricato di proteggere i perni dell’asse del bilanciere.
Quando l’orologio subisce un urto, le molle del dispositivo lo assorbono
consentendo piccoli spostamenti (assiali o laterali) ai perni, che tornano poi
alla posizione di partenza.
Argento Metallo largamente impiegato fino agli Anni 20, in lega con
rame o zinco, per la fabbricazione di casse e lunette. Dopo l’avvento dell’acciaio,
è stato progressivamente abbandonato.
Asse È spesso sinonimo di albero. Es.: asse del bilanciere.
Automatico Orologio meccanico che si carica da solo, sfruttando i movimenti del
braccio di chi lo indossa. L’energia necessaria per il caricamento della molla
proviene da una massa oscillante metallica, che negli automatici moderni
è un rotore in grado di ruotare a 360 gradi sul proprio asse. Dal 1988
sono in commercio orologi che abbinano la tecnologia dell’automatico con la
precisione dell’oscillatore al quarzo.
B
Baguette Termine francese che in orologeria indica movimenti
rettangolari di piccole dimensioni.
Bariletto Scatola cilindrica che ospita un albero (o asse) intorno al quale si avvolge la molla di carica. Il
disco dentato che chiude una delle due estremità del cilindro ingrana con il pignone
della ruota dei minuti (o ruota centro), primo organo mobile del ruotismo.
Bilanciere Elemento di forma anulare che, insieme con la spirale, costituisce
l’organo regolatore del movimento; la regolarità delle sue oscillazioni
(isocronismo del pendolo) viene sfruttata per mantenere costanti gli impulsi
forniti dal ruotismo attraverso lo scappamento. Dal suo
funzionamento dipende la precisione dell’orologio. Il bilanciere e la spirale
sono solidali a un asse alle cui estremità si trovano due perni; questi ultimi
ruotano su pietre dure (generalmente rubini sintetici) che hanno lo
scopo di ridurre l’attrito e sono tenute in posizione dalle molle dei dispositivi
antiurto. I bilancieri impiegati con maggiore frequenza negli orologi da
polso sono di tipo bimetallico (fino agli Anni 30, con anello a due strati in
acciaio e ottone) o monometallico (per lo più in glucydur, con o senza
viti di regolazione). Alcune Case usano o usavano bilancieri brevettati
(Incaflex di Wyler, Super Balance di Rolex, Gyromax di Patek Philippe, ecc.); i
movimenti destinati ai concorsi di
precisione erano spesso equipaggiati con il bilanciere Guillaume.
C
Calendario Orologio che visualizza informazioni sul calendario. Oltre al datario semplice (giorno del mese)
esistono il calendario completo (data, giorno della settimana, mese) con o
senza fasi lunari, il calendario annuale (che tiene conto della diversa durata
dei mesi nell’arco di un anno) e il calendario perpetuo (che estende le
indicazioni all’intero ciclo quadriennale).
Calibro Sinonimo di diametro del movimento, impiegato anche per
designarne il nome e/o il numero. Es.: il Calibro ETA 2892 è il movimento
numero 2892 del catalogo ETA.
Carato Unità di misura, espressa in ventiquattresimi, che indica la
proporzione d’oro in una lega metallica; l’oro a 18 carati
contiene 18 ventiquattresimi (o 750 millesimi) di metallo prezioso.
Carrure Termine francese, equivalente all’italiano “telaio”, che indica la
parte laterale della cassa, compresa tra la lunetta e il fondo.
Cassa Custodia del movimento, incaricata di proteggerlo dalla
polvere, dall’umidità e dagli urti. E’ composta da due o tre parti separabili:
il fondo, la carrure e la lunetta.
Castone Anello metallico nel quale viene inserita una pietra (rubino)
con funzione di cuscinetto. Alcuni castoni sono fissati al ponte o alla platina
mediante viti.
Ceramica Termine usato impropriamente per definire l’ossido di zirconio, materiale
non metallico indurito mediante cottura in forno e impiegato per la
fabbricazione di casse.
Cesio Elemento chimico appartenente al gruppo dei metalli alcalini. Dal 1967
è legato alla definizione del minuto secondo, unità di misura del tempo che equivale
alla durata di 9.192.631.770 oscillazioni della radiazione emessa da un atomo
di cesio in una ben precisa transizione di stato. Gli orologi da polso
radiocontrollati si sintonizzano periodicamente con emittenti che inviano il
segnale degli orologi atomici al cesio.
Circuito integrato Complesso non smontabile di componenti elettronici
realizzato su un supporto in silicio e destinato a compiere una o più funzioni.
Lo sviluppo della tecnologia del quarzo è legato ai progressi compiuti
nei circuiti integrati di tipo CMOS (metallo-ossido-semiconduttore).
Coassiale Elemento che ruota sul medesimo asse di un altro. Es.: le lancette
delle ore e dei minuti sono quasi sempre coassiali.
Compensazione Limitazione o annullamento degli effetti delle
variazioni di temperatura sulla marcia dell’orologio. Es.: spirale
compensatrice o autocompensata.
Complicazione Negli orologi meccanici, ogni funzione aggiuntiva
rispetto a quelle dei solo tempo; si definiscono complicati i cronografi,
gli svegliarini, i modelli con calendario, ripetizione, tourbillon,
ecc.
Contatore Quadrante ausiliare che fornisce un’indicazione analogica
supplementare. Es.: contatori dei minuti e delle ore sul quadrante dei cronografi.
Corona Bottone, generalmente zigrinato, che si trova per lo più a ore 3 sulla
carrure; facendolo ruotare, si aziona l’albero di carica o il
dispositivo di messa all’ora;.
COSC Sigla che sta per Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres e designa
l’ente svizzero delegato a compiere i test sugli orologi sottoposti a controllo
e a rilasciare i relativi certificati. Solo gli orologi con certificato
ufficiale possono fregiarsi della qualifica di cronometro sul quadrante.
Côtes de Genève vedi Decorazioni.
Cromatura Laminatura di cromo, impiegata per lo più fino agli Anni 20 come
trattamento antiossidante per il metallo delle casse.
Cronografo Orologio con funzione supplementare che consente l’avvio e l’arresto
di una misurazione parziale premendo uno, due o tre pulsanti. I cronografi
dispongono per lo più di una lancetta centrale, di scale graduate
sulle quali è possibile misurare valori di diversa natura, di contatori
per visualizzare le ore e i minuti passati dall’avvio della misurazione. Il
cronografo meccanico più complesso è lo sdoppiante (“rattrapante”, in
francese), che possiede due lancette centrali dei secondi; una può
essere arrestata per il rilevamento di un tempo intermedio; quando viene
riavviata, raggiunge istantaneamente l’altra. Il nome “cronografo” (“scrivo il
tempo”, letteralmente) deriva dagli strumenti sperimentali dell’Ottocento, che
impiegavano puntini di inchiostro per evidenziare il tempo trascorso. Per i
modelli successivi e attuali sarebbe più pertinente il termine “cronoscopio”
(“vedo il tempo”), che però non è mai entrato nel linguaggio comune.
Cronometro Orologio con certificato di
precisione rilasciato dal COSC.
Cursore Pulsante azionato mediante slittamento sulla carrure; nella maggior parte degli orologi con ripetizione
serve per armare la suoneria.
D
Datario Indicazione del giorno del mese; può essere digitale (il numero appare
attraverso una finestrella sul quadrante) o analogica (con lancetta centrale o
decentrata).
Decorazioni Finiture superficiali su ponti, platina e rotore
dei movimenti meccanici di qualità elevata, tese a migliorarne
l’estetica e ad eliminare i detriti metallici della fabbricazione. Tra le più
diffuse figurano le “vagues (o côtes) de Genève” (“onde o coste di Ginevra”),
che danno l’illusione ottica di una superficie ondulata, e il “perlage”
(“perlatura”), motivo a cerchi concentrici.
Diapason Elemento metallico di forma simile a una forchetta che gli orologi
elettrici più precisi impiegavano come organo regolatore (al posto del bilanciere)
per la stabilità delle sue vibrazioni.
Digitale vedi Affissione.
Display Quadrante degli orologi digitali al quarzo. Può essere a diodi
elettroluminescenti (LED) o a cristalli liquidi (LCD); nel primo
caso le cifre si accendono (in chiaro su fondo scuro) quando si preme un pulsante,
nel secondo sono sempre visibili (per lo più nere su fondo chiaro).
Dischi Rondelle piatte e sottili che ruotano sotto il quadrante degli
orologi meccanici e forniscono (attraverso finestrelle) indicazioni
ausiliarie come il calendario (data, giorno, mese, fasi lunari) e la riserva
di carica, oppure, nel caso di modelli digitali tipici degli Anni
30, le funzioni fondamentali (ore, minuti, secondi).
Doratura Rivestimento con una pellicola in oro, per lo più con
procedimento galvanico. Viene impiegata nelle casse, nei bracciali e
come antiossidante per platìne e ponti. Lo spessore dello strato
va generalmente dai 5 ai 20 micron (millesimi di millimetro).
E
Ebauche Termine francese che indica il movimento “abbozzato” (o “sbozzo”), privo di bilanciere, scappamento e molla; del completamento e delle finiture può occuparsi la Casa che commercializza l’orologio finito o (più spesso) un collaboratore esterno.
Equazione del tempo Differenza fra la durata reale della rotazione
terrestre intorno al proprio asse e quella del giorno civile (24 ore),
variabile (da + a – 15 minuti) secondo la posizione della Terra in rapporto al
Sole.
Etablisseur Termine francese, caduto in disuso, che significa
“assemblatore”. Fino agli anni 60, designava le Case che commercializzavano
orologi assemblati con componenti acquistate presso fornitori esterni. Allora
come oggi, la maggior parte dei fabbricanti erano “établisseurs”.
F
Fasi lunari Sono quattro (novilunio, primo quarto, plenilunio, ultimo quarto) e
compongono un ciclo di circa 29,5 giorni complessivi. Sul quadrante degli
orologi la loro indicazione è generalmente affidata a un disco visibile
attraverso una finestrella a semicerchio; sul disco sono stampate o
smaltate due lune contrapposte: a ogni rotazione completa corrispondono due
mesi lunari.
Finestrella Apertura sul quadrante che permette di leggere l’indicazione
visualizzata mediante un disco sottostante.
Fondo (o fondello) Parte posteriore della cassa, avvitata alla
carrure o chiusa a pressione.
Forma (di) I movimenti e gli orologi di forma sono tutti quelli non
rotondi.
Frequenza Numero di oscillazioni per secondo, espressa in p/s (periodi
per secondo) o in Hz (hertz, negli orologi al quarzo).
Fuso orario Uno dei 24 settori in cui è stata suddivisa longitudinalmente la Terra
per creare il sistema orario internazionale. Gli orologi con “ore universali”
(o “del mondo”) visualizzano l’orario nelle città e nelle nazioni più
importanti; i GMT si limitano a fornire l’indicazione relativa a due o
tre fusi.
G
Galbé Termine francese che designa una cassa rettangolare o quadrata
con gli angoli arrotondati.
Ghiera vedi Lunetta.
Glucydur Lega (di rame e berillio) elastica, antimagnetica e
inossidabile impiegata per la fabbricazione di bilancieri, scappamenti
e spirali.
GMT Sigla di Greenwich Mean Time (Tempo Medio di Greenwich), indica il
meridiano dal quale parte il conteggio (negativo verso Ovest, positivo verso
Est) dei fusi orari. Gli orologi GMT possiedono una lancetta
delle ore e una scala graduata supplementari per indicare l’ora di uno o
due fusi orari diversi da quello in cui ci si trova.
Guillochage Termine che indica l’incisione (manuale o meccanica) di “guillochis”
(arabeschi, disegni geometrici) sui quadranti.
I
Impulso Moto trasmesso da un componente all’altro del movimento. Es.:
l’azione del dente della ruota di scappamento sulla leva dell’ancora.
Indici Simboli (numeri arabi o romani, barrette, ecc.) smaltati, stampati, in
rilievo o applicati sul quadrante che, insieme con le lancette,
permettono la lettura analogica dell’ora. La loro posizione viene impiegata
anche per indicare dove si trovano un contatore, una finestrella
o un pulsante sulla carrure; es.: “secondi al 6” significa che la
lancetta dei secondi ruota su un piccolo quadrante ausiliare situato in
corrispondenza delle ore 6.
Ingranaggio Dispositivo di trasferimento dell’energia e del moto mediante ruote
dentate.
Invertitore Il dispositivo che, negli orologi automatici, consente di
sfruttare entrambe i sensi di oscillazione del rotore per caricare la molla.
L
Lancetta Organo indicatore in metallo che si muove su un quadrante o su
una scala graduata.
LCD Sigla di Liquid Crystal Display (display a cristalli liquidi).
LED Sigla di Light Emitting Diode (tecnica di affissione con diodi
elettroluminescenti).
Leva Organo che ruota su un punto di appoggio. Svariate funzioni del movimento
(indicatori del calendario, misurazione cronografica, ecc.) sono
gestite da leve.
Linea Antica unità di misura parigina, equivalente a mm 2,256 e abbreviata
con il simbolo ”’, utilizzata ancora oggi per definire il diametro dei movimenti.
Es.: movimento da 12”’ significa “movimento con diametro di circa
27 mm”.
Luminescenza Emissione di radiazione luminosa. Per consentire la
lettura al buio di alcuni orologi (in particolare subacquei), gli indici
e le lancette sono trattati con sostanze luminescenti. L’impiego di
isotopi radioattivi in tali sostanze è regolamentato da norme severe.
Lunetta Anello fissato sulla parte anteriore della cassa, che ha lo
scopo di tenere in sede il vetro. Gli orologi sportivi possiedono spesso
una lunetta (o ghiera) girevole con scala graduata che consente
di compiere calcoli (tempi di decompressione, distanze, ecc.).
M
Manifattura Azienda che fabbrica quasi tutti i componenti dell’orologio.
Massa oscillante Settore circolare in metallo pesante (ottone o, più
raramente, oro o platino), sovrapposto e collegato al movimento, che sfrutta
l’azione combinata dei movimenti del braccio e della forza di gravità per la
ricarica automatica. Nei primi automatici (“a martello”) la corsa della
massa era limitata da respingenti a molla. Dagli Anni 60 si è imposta la
tecnica del rotore, ovvero della massa libera di ruotare a 360° e in
grado (mediante un invertitore) di caricare il movimento in
entrambe i sensi di oscillazione.
Messa all’ora Azione o dispositivo che permette di modificare la
posizione delle lancette sul quadrante o l’indicazione
visualizzata da un display.
Modulo Sinonimo di movimento negli orologi al quarzo;
meccanismo aggiuntivo applicato al movimento-base negli orologi
meccanici.
Molla Nastro elastico in acciaio fissato da un lato alla parete
interna e dall’altro all’asse del bariletto; si avvolge intorno
all’asse quando l’orologio viene caricato (manualmente o
automaticamente), si svolge lentamente durante il funzionamento.
Motore passo-a-passo Negli orologi analogici al quarzo trasforma
l’impulso elettrico proveniente dalla pila nel movimento rotatorio delle lancette
mediante un sistema di ruote; in genere, la lancetta dei secondi compie
un “salto” ogni secondo (di qui la definizione “passo-a-passo”).
Movimento Insieme degli organi principali che compongono la meccanica
dell’orologio ed eseguono le operazioni necessarie per il funzionamento:
accumulazione dell’energia (molla), trasmissione (ruotismo),
distribuzione (scappamento) e regolazione (bilanciere con spirale)
del moto. Il movimento è completato dai dispositivi di carica e di messa
all’ora. Il sostegno di tutti gli organi citati è affidato alla platìna
e ai ponti.
O
Oro Metallo prezioso, duttile e malleabile, impiegato per la fabbricazione
di casse, bracciali e, raramente, componenti del movimento. Il
suo grado di purezza è espresso in carati o millesimi: “18 carati” è
sinonimo di “750 millesimi”. Assume colorazioni diverse secondo i metalli
impiegati nella lega; nell’oro giallo a 18 carati il rame e l’argento
compongono in pari misura i 250 millesimi rimanenti; nell’oro rosa il primo
prevale sul secondo; nell’oro bianco il rame è assente.
Oscillazione Percorso di un pendolo (il bilanciere, in
orologeria) da una posizione estrema all’altra e ritorno al punto di partenza.
L’oscillazione è la somma di due alternanze.
Ottone Lega di rame e zinco impiegata per la fabbricazione di platìne,
ponti, ruote, rotori.
P
Perlage vedi Decorazioni.
Perpetuo vedi Calendario.
Pietra vedi Rubino.
Pignone In un ingranaggio, la ruota dentata di diametro inferiore. In
orologeria è un organo dentato solidale all’asse della ruota che porta il suo
nome (ruota minuti, secondi, di scappamento). L’insieme degli ingranaggi
tra ruote e pignoni compone il ruotismo.
Pitone Pezzo montato sul ponte del bilanciere, al quale è
fissata l’estremità esterna della spirale.
Placcatura Rivestimento in oro di una piastra in altro metallo, attuato
mediante laminatura a caldo.
Platìna Piastra metallica (generalmente in ottone) che sostiene i ponti
e gli organi mobili del movimento.
Platino Metallo prezioso, pesante e inossidabile, impiegato per la
fabbricazione di casse e bracciali; la sua durezza ne rende difficile la
lavorazione.
Ponte Sostegno metallico per i perni degli organi mobili. Es.: ponte dell’ancora,
del bariletto, del bilanciere, ecc.
Pulsante Bottone che sporge dalla carrure e deve essere premuto per
attivare funzioni aggiuntive del movimento (cronografo, ripetizione,
ecc.). Esistono anche pulsanti correttori per le indicazioni del calendario
(completo o perpetuo), generalmente di piccole dimensioni e integrati nella carrure.
Punzone Marchio inciso nella cassa e/o su un ponte del movimento
a garanzia della sua origine, del titolo del metallo o della qualità della lavorazione.
Es.: Punzone di Ginevra.
Q
Quadrante Superficie sulla quale appaiono le indicazioni (visualizzate con
tecnica analogica o digitale, vedi Affissione) fornite dall’orologio.
Generalmente è in ottone, più di rado in oro o argento: in ogni caso, è sottoposto
a bagni galvanici per ottenere la colorazione desiderata e successivamente
trattato con vernici (lacche) protettive. Fino agli Anni 30 erano frequenti i
quadranti in porcellana.
Quarzo Ossido di silicio, detto anche cristallo di rocca. L’industria
orologiera ne sfrutta le proprietà piezoelettriche, cioè di presentare
deformazioni meccaniche (vibrazioni) costanti se sottoposto a una tensione
alternata. L’elevata frequenza di tali deformazioni ne fa un organo regolatore
nettamente più preciso del classico bilanciere con spirale e del diapason.
R
Racchetta Organo in acciaio, montato
sul ponte del bilanciere, che permette di intervenire sulla marcia
dell’orologio; spostando la racchetta si modifica la lunghezza attiva della spirale,
provocando un anticipo o un ritardo.
Rattrapante vedi Cronografo.
Regolazione Comprende sia
l’osservazione del funzionamento dell’orologio (in diverse posizioni e
temperature) e le eventuali correzioni, che l’insieme delle operazioni
preliminari compiute sul movimento per ottenere la massima precisione
possibile: centratura e messa in piano della spirale con eventuale
formazione di una curva terminale (spirale Breguet), messa in
fase dello scappamento, equilibratura del bilanciere, regolazione
della racchetta.
Ripetizione Dispositivo che indica il
tempo mediante i rintocchi di uno o più martelletti su timbri sonori, in genere
di forma anulare. È una delle complicazioni più sofisticate e costose e
può essere azionata a volontà mediante un pulsante o un cursore. Esistono diversi
tipi di ripetizione, secondo le indicazioni aggiuntive rispetto alle ore:
ripetizione quarti (quarti d’ora), 5 minuti, minuti (quarti d’ora e minuti),
“grande sonnerie” (in grado di suonare anche le ore e i quarti al passaggio).
Riserva di carica (o di marcia)
Termine improprio, ma di uso comune, per designare sia la durata del
funzionamento di un orologio che il dispositivo per l’indicazione
dell’autonomia residua (mediante disco o lancetta).
Rodio Metallo prezioso di colore
bianco argenteo, impiegato per il trattamento antiossidante della platìna
e dei ponti nei movimenti di qualità elevata.
Roskopf Nome del fabbricante del
primo orologio da tasca a buon mercato (1868) e, per estensione, di una tecnica
di fabbricazione economica; molto diffusi fino agli Anni 70, gli orologi
meccanici Roskopf (con scappamento a caviglie) sono scomparsi quando si
sono ridotti drasticamente i costi della tecnologia del quarzo.
Rotore vedi Massa oscillante.
Rubino Pietra sintetica in
alluminio cristallizzato (corindone), di durezza inferiore al solo diamante,
impiegata per ridurre gli attriti fra gli organi mobili del movimento.
Ruotismo (o treno del tempo) Sequenza di ingranaggi che trasmette
l’energia proveniente dal bariletto alla ruota di scappamento; la
compongono le ruote (e i relativi pignoni) dei minuti (o ruota centro),
intermedia e dei secondi.
S
Scala graduata Sequenza di valori sul quadrante o sulla lunetta
dei cronografi; serve per compiere calcoli relativi alla velocità (scala
tachimetrica), alla distanza (telemetrica), alle pulsazioni (pulsometrica),
alla frequenza respiratoria (spirometrica), alla produttività: si avvia la
misurazione all’inizio di un fenomeno e, quando la si interrompe, la lancetta
cronografica indica il valore desiderato sulla scala. Nei subacquei la
scala della lunetta è graduata a 60 minuti per agevolare il calcolo dei
tempi di decompressione.
Scappamento Dispositivo collocato fra il ruotismo e il bilanciere
con spirale; il suo compito è tenere in movimento il bilanciere,
distribuendogli l’energia proveniente dal bariletto. La quasi totalità
degli orologi da polso meccanici impiega lo scappamento ad ancora
svizzero, composto da una ruota dentata e da un’ancora.
Scheletratura Lavoro di incisione e traforo che asporta le parti
del movimento non indispensabili al funzionamento. Al posto del quadrante
e del fondo, negli orologi scheletrati ci sono due vetri che
rendono visibile il movimento da entrambe i lati.
Sdoppiante vedi Cronografo.
Smalto Sostanza vetrosa colorata impiegata per la decorazione di casse,
quadranti e bracciali. Le tecniche più frequenti in orologeria sono lo
champlevé (la materia viene stesa su alveoli scavati con il bulino) e il
cloisonné (le superfici da colorare sono delimitate da sottili fili d’oro).
Solid state Espressione inglese che designa gli orologi digitali al quarzo
(con display LED o LCD), privi di parti meccaniche in
movimento.
Solo tempo Orologio che offre le sole indicazioni fondamentali: ore, minuti e
secondi.
Spirale Sottile lamina metallica avvolta a spirale e fissata da una parte al ponte
(mediante il pitone) e dall’altra all’asse del bilanciere
(mediante la virola). Ha il compito di rendere isocrone (di medesima
durata) le oscillazioni del bilanciere, con il quale forma un sistema
unico. Si definiscono compensatrici (o autocompensate) le spirali insensibili
alle variazioni di temperatura perchè realizzate in leghe di esiguo
coefficiente termoelastico. Gli orologi da polso adottano la spirale piana o la
spirale Breguet: quest’ultima, di realizzazione più complessa, vanta
prestazioni migliori perché, grazie alla spira terminale esterna sopraelevata e
incurvata, mantiene il centro di gravità costantemente al centro, vale a dire
sull’asse del bilanciere.
Subacqueo Orologio con garanzia di impermeabilità pari ad almeno 10 atmosfere
(100 metri di profondità marina).
Svegliarino Versione da polso della sveglia meccanica da tavolo; possiede una
suoneria programmabile mediante un secondo dispositivo di messa all’ora.
T
Titanio Impiegate per fabbricare casse e bracciali a partire dagli Anni
80, le leghe al titanio sono leggere e resistenti alla corrosione.
Tonneau Termine francese che significa “botte” e identifica una forma di cassa.
Tourbillon Gabbia girevole che contiene gli organi dello scappamento e il bilanciere.
Brevettato da Abraham-Louis Breguet nel 1801, il dispositivo ha lo scopo di
annullare gli errori di marcia dovuti all’azione della forza di gravità. E’ una
delle complicazioni più sofisticate e complesse.
Trizio Isotopo radioattivo impiegato nelle sostanze luminescenti.
V
Vetro Può essere in vetro normale (ormai scomparso), materiale plastico
infrangibile, temperato (poco scalfibile) e zaffiro sintetico (ossido di
alluminio, inscalfibile).
Virola Anello, inserito nell’asse del bilanciere, al quale è
fissata l’estremità interna della spirale.
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