ENGLISH (il testo italiano è in
fondo alla pagina)
La Suisse Horlogère was a quarterly trade magazine that usually devoted each
issue to a single subject. The last issue of 1962 dealt with the different
levels of testing adopted by the Swiss watchmaking industry.
The newly introduced technical control of watches met the demand for an
institutional measure intended to protect the reputation of the national industry.
An official body was charged to select a few watches and movements destined for
export and to carry out an inspection in order to ensure that they met certain
technical standards. Made compulsory for all Swiss manufacturers in January
1962, this control affected less than 1% of watches.
The testing at the Swiss Observatories of Geneva and Neuchâtel (on the left
in the photo above) was related to the precision competitions held by the two
institutions. The top brands and watchmakers took part in such events with
specially made and adjusted movements, and turned them into celebrations of the
Swiss industry, as well as into excellent marketing tools.
The official Swiss testing agencies had a very different task, in that no
direct competition between manufacturers was involved. The submitted pieces
that met the guidelines set by the agencies were issued precision certificates
and could be marketed as “chronometers”.
ITALIANO
La Suisse Horlogère era una rivista
specializzata trimestrale che generalmente dedicava ogni uscita a un
argomento unico. L’ultimo numero del 1962 trattava i diversi livelli di
controllo adottati dall’industria orologiera svizzera.
Appena entratro in vigore, il
controllo tecnico degli orologi (seconda foto dall’alto) soddisfava la
richiesta di una misura istituzionale finalizzata a proteggere la reputazione
dell’industria elvetica. Un organo ufficiale fu incaricato di selezionare un
campione di orologi e movimenti destinati all’esportazione e di analizzarne la
compatibilità con determinati requisiti tecnici. Obbligatorio per tutti i
fabbricanti svizzeri a partire dal gennaio del 1962, il controllo riguardava meno
dell’1% dei prodotti.
I test condotti presso gli
Osservatori di Ginevra e Neuchâtel (pagina di sinistra nella terza foto dall’alto)
si riferivano ai concorsi di precisione organizzati dai due istituti. Alle competizioni
partecipavano le marche e i tecnici più importanti, che presentavano
movimenti costruiti e regolati individualmente. Queste celebrazioni pubbliche dell’industria
svizzera fungevano anche da formidabie strumento promozionale.
Le agenzie ufficiali svizzere avevano
un compito molto diverso, nel senso che non c’era competizione diretta tra i
fabbricanti (quarta foto dall’alto). I pezzi che rimanevano entro i margini d'errore fissati dal regolamento ricevevano un certificato di precisione e
potevano essere commercializzati con la denominazione di “cronometrri”.