
23.12.13
6.12.13
... e non vide nessuno
... Ricordo ancora ciò che disse il cappellano il
giorno prima del lancio: La Paura bussò
alla porta. La Fede aprì e non vide nessuno.” (dal capitolo 24 di "L'Orologio con le ali")
A pronunciare queste parole fu padre John Gwinnett (foto sopra), che non godeva di alcun privilegio rispetto agli altri uomini del 9. Battaglione. Avrebbe corso gli stessi rischi e si sarebbe lanciato insieme a loro; disarmato, naturalmente. Durante la funzione, benedisse una bandiera con i colori della Divisione e il nome del Battaglione.
A pronunciare queste parole fu padre John Gwinnett (foto sopra), che non godeva di alcun privilegio rispetto agli altri uomini del 9. Battaglione. Avrebbe corso gli stessi rischi e si sarebbe lanciato insieme a loro; disarmato, naturalmente. Durante la funzione, benedisse una bandiera con i colori della Divisione e il nome del Battaglione.
Vuoi saperne di più sul romanzo "L'orologio con le ali"? Clicca qui e poi leggi l'anteprima.
22.11.13
Il Memoriale di Caen
Il memoriale di Caen è un museo impressionante che ripercorre buona parte del 20esimo secolo, dalla Prima Guerra Mondiale alla caduta del Muro di Berlino nel 1989. I soggetti principali sono il D-Day e la battaglia di Normandia. Se avete in programma un viaggio in Normandia, questa è una visita da non perdere. E se ci andrete nel giugno 2014 potrete assistere alle celebrazioni del 70esimo anniversario. Il programma (in inglese) è qui. Foto: l'ingresso del Memoriale.
17.11.13
Una favola sul coraggio
L'orologio con le ali è un passato tragico e un presente che tenta di afferrarne il significato. È guerra, memoria, paura, coraggio, sacrificio, riscatto. Sono i sogni e gli incubi di un giovane Paracadutista lanciato sulla Normandia nel 1944 e quelli di un bambino e di un padre che vivono ai giorni nostri. È un coro struggente che rimbalza tra le gradinate di uno stadio e le lapidi di un cimitero. È un viaggio nel tempo sulla più classica tra le macchine del tempo: un orologio, smarrito la mattina del D-Day e riemerso settant'anni più tardi sul catalogo di un'asta. Fragile, graffiato, con le lancette arrugginite e il quadrante scolorito, eppure capace di misurare un tempo che non è quello limitato degli uomini. Alla domanda "Che ora è?" la risposta dell'Orologio con le ali è "Per sempre".
28.10.13
D-Day - Il 70esimo anniversario
Il blog di Wingwatch (versione inglese del romanzo L'orologio con le ali) pubblica una lista degli eventi programmati per la prima settimana di giugno 2014, quando la Normandia celebrerà il 70esimo anniversario del D-Day. Il calendario sarà aggiornato periodicamente fino alla vigilia delle celebrazioni, L'elenco completo, comprendente anche le settimane precedenti e successive, è disponibile sul sito DDay-Overlord, una delle fonti d'informazioni (in francese e inglese) più ricche sul Giorno Più Lungo e sulla battaglia di Normandia.
La cerimonia principale, con la presenza dei Capi di Stato, avrà luogo a Ouistreham, pochi chilometri a ovest della batteria di Merville, teatro dell'evento bellico che è al centro della vicenda narrata da L'Orologio con le ali.
La cerimonia principale, con la presenza dei Capi di Stato, avrà luogo a Ouistreham, pochi chilometri a ovest della batteria di Merville, teatro dell'evento bellico che è al centro della vicenda narrata da L'Orologio con le ali.
25.8.13
I giovani leggono!
Tra i luoghi comuni più frequenti sulla
fascia giovanile della società contemporanea c'è la refrattarietà alla lettura,
indotta dalla prevalenza degli stimoli visivi. Gli smartphone, i tablets e
naturalmente la TV, nemico storico della carta stampata, sarebbero i colpevoli
di un processo inarrestabile e irreversibile. Le cose non stanno così, e lo
dimostra - fra l'altro - la diffusione dei lettori elettronici. Ma le statistiche di vendita del kindle, Sony e compagnia bella
nei Paesi di lingua inglese non sono l'unico indice attendibile di una
tendenza.
Una controprova indiretta è fornita dai
gruppi internet di lettura e in particolare dalla ricerca di beta reader.
Parentesi indispensabile per chi non sa di che si tratta: il beta reader è un volontario - non retribuito, dunque - che si offre di leggere un
testo prima della pubblicazione, aiutando così l’autore a trovare e a risolvere
i problemi sfuggiti all’autocorrezione. Com'è facile intuire, si tratta di uno
strumento utile per gli autori autopubblicati che non possono contare
sull'editing professionale di una casa editrice.
Ebbene, basta un esame
superficiale delle "inserzioni" pubblicate sul gruppo Beta Read (foto sopra) di
Goodreads per rendersi conto che i giovani leggono. Perché, altrimenti, ci
sarebbero tanti esordienti in cerca di lettori per narrativa di genere YA
(Young Adult, cioè adolescente) e NA (New Adult, cioè venti-venticinquenne)? Il
motivo può essere uno solo: l'aspirante autore di best-seller sa che questo
genere letterario ha un pubblico potenzialmente vasto nelle fasce d'età citate
e dunque - nel rispetto di una legge economica universale - tenta di adeguare
la propria offerta alla domanda.
Un'altra tendenza "giovanilista" emerge da
questo mini-sondaggio: la prevalenza di generi letterari tipicamente
d'evasione. Fantasy, paranormale, fantascienza, post-apocalittico, ecc. fanno
la parte del leone e questo, forse, si può attribuire all'influenza dei
videogiochi e delle app.
A
giudicare dalle scelte degli esordienti, insomma, la lettura sembra avere un
futuro luminoso tra i ragazzi. E c'è chi non vuole lasciarsi sfuggire nemmeno
uno dei potenziali clienti, come l'autore dell'appello per un beta reader
interessato al suo "fantasy post-apocalittico per adolescenti".
Mancano solo un pizzico di fantascienza e di vampiri...
26.7.13
D-Day Paratroopers
Veterans at Merville, 5 June 2013
“What manner of men are these that wear the maroon beret? ... They have jumped from the air and by doing so have conquered fear ... They are in fact - men apart - every man an emperor."
Bernard Montgomery
“What manner of men are these that wear the maroon beret? ... They have jumped from the air and by doing so have conquered fear ... They are in fact - men apart - every man an emperor."
Bernard Montgomery
21.7.13
L'orologio con le ali
... Lo girai e vidi le incisioni. Chi le aveva fatte era bravo come aveva detto il padrone della gioielleria. L’emblema del Reggimento, in basso, era perfetto; il nome di Jane, appena sopra, sembrava scritto a mano con una penna...
L'orologio con le ali: il Blog.
... I turned it over and saw the engravings. Whoever had done the work was as skilful as the jeweller had promised. The regimental emblem at the bottom was perfect. Jane’s name, just above it, looked as though it had been hand-written with a pen ...
Wingwatch: the Blog.
L'orologio con le ali: il Blog.
... I turned it over and saw the engravings. Whoever had done the work was as skilful as the jeweller had promised. The regimental emblem at the bottom was perfect. Jane’s name, just above it, looked as though it had been hand-written with a pen ...
Wingwatch: the Blog.
7.7.13
Orologi: la lotta ai falsi
Gli
orologi falsi sono da sempre la spina nel fianco dei produttori svizzeri,
ancora più delle interpretazioni troppo elastiche della denominazione Swiss
Made. A quest'ultimo problema la nuova legge di cui ho trattato recentemente
dovrebbe porre un rimedio almeno parziale. La lotta ai falsi, invece, è ben
lontana da un esito definitivo. I primi casi risalgono agli Anni 70, nel 1983
ci fu la prima sentenza favorevole ad alcune Case svizzere contro fabbricanti
di Hong Kong che commercializzavano copie servili di prodotti elvetici. Il
fenomeno è cresciuto con l'avvento di internet e delle migliaia di siti che
vendono "repliche" online.
Le
Fédération Horlogère (FH, Confindustria dell'orologeria) reagisce con campagne
d'informazione volte a mettere in guardia contro acquisti che sembrano
innocenti ma che in realtà finanziano organizzazioni criminali dedite non solo
al furto della proprietà intellettuale ma anche allo sfruttamento del lavoro
minorile e al traffico di stupefacenti. Nella foto sotto, una delle affiche
vincenti del concorso bandito per la giornata 2013 contro i falsi:
protagonista un orologio creato con rifiuti metallici.
La
battaglia giudiziaria procede parallelamente alla dissuasione del pubblico. La
settimana scorsa sono state rese note le cifre del 2012. L'azione più eclatante
è stata il sequestro di 80.000 orologi falsi a Dubai, tempio mediorientale
dello shopping. Il totale degli orologi falsi distrutti l'anno scorso ammonta a
un milione. La FH ha inoltre ottenuto il blocco di 160.000 vendite all'asta
online, quasi tutte su piattaforme cinesi. Lo strumento più sofisticato della
lotta è il programma di web-intelligence sviluppato in collaborazione con una
scuola di informatica, che permette di sorvegliare l'attività di 3.600 siti
alla settimana e di inviare 250 diffide al giorno. Nel 40% dei casi è
sufficiente questo perché molti host preferiscono disfarsi dei clienti scomodi
per evitare un'azione giudiziaria. Nel 2012, 14 processi per violazione dello
Swiss Made sono stati celebrati negli Stati Uniti.
Risultati soddisfacenti? Solo se li si prende per
ciò che sono: un piccolo deterrente, una goccia nell'oceano di violazioni che
spesso si fanno beffe degli strumenti impiegati per combatterle. Basti pensare
al numero di siti che pubblicizzano impunemente le "repliche", in
diversi casi come rispettabili (?) inserzionisti di altre piattaforme, e
vantando la qualità dei movimenti svizzeri (!) al loro interno. La caccia ai
falsi ricorda un po' la lotta dello sport pulito contro il doping: sempre in
ritardo, costretta a inseguire. Ma nel ciclismo, almeno, i clienti del dottor
Fuentes e degli altri apprendisti stregoni preferiscono la discrezione.
26.6.13
Gara in incognito
L'industria
orologiera ha un vizietto antico quanto le sue origini: la reticenza. In un
passato non lontano, le marche che si limitavano ad assemblare componenti di
provenienza esterna tenevano nascosta l'identità dei fornitori, ma qui qualche
progresso c'è stato, soprattutto in seguito ai malumori di ETA, produttore
svizzero numero 1 dei movimenti, che ora si fa desiderare. Durante le crisi del
2009 i dirigenti della Case erano loquaci quando si trattava di sottolineare
che la loro bottega se la passava meglio dei concorrenti, un po' meno quando si
apprestavano a licenziare decine o centinaia di dipendenti. Sempre nel 2009, è
nato il Concorso Internazionale di Cronometria (precisione), che si è
presentato come erede delle competizioni del passato - gare tra prototipi
assemblati e rifiniti a mano, ben frequentate tra il 1946 e il 1967 - ma che in
realtà ha poco a che fare con i predecessori: a causa, in particolare, della
segretezza che lo avvolge.
L'edizione
2013 sarà più affollata della precedente, 38 partecipanti invece dei 16 del
2011, ma altrettanto opaca. Nel comunicare la lista degli iscritti, il comitato
organizzatore ha confermato che saranno resi noti solo i primi tre classificati
di ciascuna categoria. I risultati di chi ha fallito l'obiettivo del podio
saranno comunicati solo ai diretti interessati, che a loro volta sono tenuti
alla discrezione. Raccomandazione superflua, si direbbe: perché dovrebbero
rendere nota una prestazione mediocre?
Peccato
per questa atmosfera da film di spionaggio perché le premesse per una gara
interessante ci sarebbero. I criteri di valutazione sono così severi che nel
2011 solo 5 orologi su 18 hanno terminato il ciclo dei test di precisione,
resistenza ai campi magnetici e agli urti. Le prove si svolgono presso istituti
di primaria importanza: l'Osservatorio di Besançon (Francia), il COSC
(controllo ufficiale svizzero dei cronometri) di Bienne e l'Alta Scuola ARC di
Le Locle. Le tre categorie in cui sono suddivisi i concorrenti forniscono una
panoramica originale della produzione orologiera: Marche Classiche (18
orologi), Marche Tourbillon (7), Scuole d'Orologeria (12). In più, tanto per
confermare che la parola d'ordine è "discrezione", ci sarà un
orologio che affronterà le stesse prove degli altri ma non parteciperà alla
gara perché il fabbricante che l'ha iscritto vuole rimanere anonimo...
I
risultati ufficiali saranno resi noti il 24 ottobre prossimo presso il Museo
del Tempo di Besançon, poi gli orologi saranno esposti al Museo d'orologeria di
Le Locle. Coperti da un lenzuolo?
Nella foto sotto, un concorrente della categoria Classica:
il cronografo Type 23 di Dodane.
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