Il mio lutto musicale più doloroso del 2016 non si chiama né Bowie né Prince né Cohen né Michael. Il suo nome è Rick Parfitt. Il suo ruolo: chitarrista degli Status Quo. Il motivo è che per me - come per molti, credo - i musicisti, gli scrittori, i registi, gli attori sono importanti non solo per quello che sono o che fanno ma anche per quello che ci ricordano. Il rock trascinante, facile (in apparenza) e inconfondibile dei Quo ha fatto battere mani e piedi di milioni di persone per mezzo secolo e, molto più modestamente, ha accompagnato qualche momento della mia vita. Eccone due.
Immagine numero 1. Il sottoscritto a vent'anni, con kimono da karateka, che prepara l'esame per la cintura blu con i Quo nelle orecchie. I tappeti arrotolati e spinti ai margini del soggiorno di casa, il vinile del doppio album live Glasgow 76 sul giradischi a volume fuorilegge, doping (forse) lecito per costruire kata perfetti gesto dopo gesto. Promosso, naturalmente, anche se in palestra non ho potuto portare il disco.
Immagine numero 2. Un'eternità più tardi, festival Moon & Stars di Locarno. I Quo a qualche centinaio di chilometri da casa! L'occasione di ascoltarli finalmente dal vivo. Biglietto acquistato online con due mesi di anticipo, partenza anticipata di un giorno per evitare imprevisti. Insieme con la famiglia, che non comprende la ragione del mio puerile entusiasmo però evita di commentare e si sistema comodamente in albergo mentre io mi incammino verso Piazza Grande. Sotto una pioggia battente, ma sono attrezzato: cappellino e giacca impermeabile con cappuccio. Il timore di essere l'unico ultracinquantenne è rapidamente fugato. Ce ne sono altri. Anzi, siamo quelli che rimangono sotto il palco per tutto il concerto, sotto l'acqua, mentre la maggior parte dei giovani si rifugia sotto i portici. Che serata! Quando finisce rientro in albergo, mi tolgo la giacca (cosiddetta) impermeabile e scopro di essere inzuppato dalle spalle fino al petto. Non me n'ero accorto. Può capitare quando si torna ventenni per un paio d'ore.
Grazie Quo. Buon viaggio Rick.
Uno degli omaggi trovati in rete:

28.12.16
26.12.16
Through the pages of The Museum Collection
ENGLISH (il testo italiano è in fondo alla pagina)
The
final part of the book about the "perfect" collection of 20th Century
watches features a few objects that represent a further step in the field of
collecting and a side road towards horological knowledge. They make up what I
called "the esoteric collection" - truly unique timepieces that were
not originally meant for sale and only came to the market when their owners or
their owners' heirs privately sold them.
School watches are arguably the most
iconic and sought after by demanding collectors. They are the work of
final-year students who attended the Swiss watchmaking schools, the masterpieces
meant to display the skills acquired during their education. The typical
starting point was a caliber by a manufacturer of the Ebauches SA holding.
Students were required to manually finish each part, assemble and adjust the
movement, that was subsequently tested by an official agency and cased.
This triple date chronograph with moon phases could be mistaken for a standard timepiece, were it not for the wording on the dial and, more importantly, the oustanding finish quality found in the movement - a Caliber 88 by Valjoux. The rating certificate includes a mention for "especially good results" and reveals that this horological graduate thesis was manufactured in 1956 by a student at the Technicum du Locle.
The case back and inner anti-dust cover.
Il fondo cassa e la calotta antipolvere interna.
The
black and white pictures (see at the bottom of the page), taken from a 1946 book about the Swiss watchmaking
schools (Les Ecoles Suisses d'Horlogerie), feature a few activities performed
by the Technicum's students.
ITALIANO
La
parte finale del libro sulla collezione "perfetta" di orologi del
20esimo secolo presenta alcuni oggetti che si possono definire un passo avanti
nel campo del collezionismo e una strada alternativa per la conoscenza
orologiera. Essi compongono quella che ho definito la "collezione
esoterica" : autentici pezzi unici che non erano originalmente destinati
alla vendita e sono arrivati sul mercato solo quando i proprietari o i loro
eredi li hanno ceduti.
Gli orologi delle scuole sono probabilmente i più
inconfondibili e ricercati dai collezionisti esigenti. Sono opera degli
studenti arrivati all'ultimo anno di corso delle scuole d'orologeria svizzere,
i capolavori che ne dovevano certificare le competenze acquisite durante la
formazione. Il punto di partenza era generalmente un calibro fornito da un
fabbricante del gruppo Ebauches SA. I candidati al diploma dovevano rifinire
manualmente ogni pezzo, montare e regolare il movimento che era poi sottoposto
al test di un'agenzia di controllo ufficiale e incassato.
Il certificato dell'orologio illustrato, emesso dall'agenzia ufficiale di controllo di Le Locle.
Questo
cronografo con calendario completo e fasi lunari si potrebbe scambiare per un
pezzo di produzione ordinaria se non fosse per la scritta sul quadrante e - soprattutto - per la qualità superiore della finitura del
movimento, che è un Valjoux 88. Il certificato contiene una menzione
per i "risultati particolarmente buoni" conseguiti nei test di
precisione e svela che questa tesi di laurea orologiera è stata creata nel 1956
da un allievo del Technicum di Le Locle.
Le foto in bianco e nero (sopra e sotto), tratte da un libro del 1946 sulle scuole d'orologeria svizzere (Les Ecoles Suisses d'Horologerie), illustrano alcune delle attività svolte dagli studenti del Technicum.
23.12.16
MERRY CHRISTMAS! BUON NATALE!
I asked Willy Breitling to write a Christmas card to the Blog's readers and he duly obliged ... (picture dating back to 1947)
As for me, I wish you all the happines and joy of this holiday season!
Ho chiesto a Willy Breitling di scrivere gli auguri ai lettori del Blog e lui è stato così gentile da farlo subito... (foto del 1947)
Da parte mia, vi auguro di trascorrere nella gioia e nella serenità questi giorni di Festa!
As for me, I wish you all the happines and joy of this holiday season!
Ho chiesto a Willy Breitling di scrivere gli auguri ai lettori del Blog e lui è stato così gentile da farlo subito... (foto del 1947)
Da parte mia, vi auguro di trascorrere nella gioia e nella serenità questi giorni di Festa!
3.12.16
Through the pages of Watch Ads 1900-1959 (1)
ENGLISH
As mentioned in earlier posts, my latest book - Watch Ads 1900-1959 - is the first of two volumes featuring a vast choice of ads that take
the reader throughout a century of communication relating to the watchmaking
industry. Several pages from brochures and catalogs are
also included, as well as the lists of Swiss manufacturers and brands as of 1958.
Click here to learn more.
The oldest ad of my selection is this one. It
dates back to 1908 and shows an Omega ladies model. You might notice that the
winding crown is at 9 o'clock even though the owner was supposed to wear her
timpepiece on the left wrist. This proves that at this stage even top manufacturers were uncertain about how to deal with this comparatively new way of wearing a
watch. On the other hand, the text highlights an important innovation meant to
make wristwatches more attractive and practical - the extensible bracelet.
ITALIANO
Come annunciato in alcuni post precedenti,
il mio ultimo libro - Watch Ads 1900-1959 - è il primo di due volumi dedicati a un'ampia rassegna di
immagini pubblicitarie che accompagnano il lettore lungo un secolo di
comunicazione legata all'industria orologiera. Il libro comprende
inoltre numerose pagine tratte da brochure e cataloghi, nonché le liste dei fabbricanti e
della marche svizzere aggiornate al 1958.
Cliccate qui per saperne di più.
L'annuncio più vecchio della selezione è questo.
Risale al 1908 e mostra un orologio Omega per signora. Noterete che la corona
di carica si trova a ore 9 anche se l'orologio deve essere indossato sul polso
sinistro. Questo prova che in quegli anni nemmeno i fabbricanti di primo piano avevano le idee chiare su questo modo relativamente nuovo di indossare un segnatempo. Tuttavia, il testo mette in risalto una novità importante destinata a
rendere più pratici e attraenti gli orologi da polso: il braccialetto elastico.30.11.16
Levrette diver's watch - Orologio Levrette per sub
ENGLISH
This fine
diver's watch dating back to 1966 features a Super-Compressor case made by
Ervin Piquerez S.A. (EPSA). Patented in
1956, its sealing method was designed to take advantage of water pressure
itself - as the latter increased, the case back was pressed more firmly against
the O-Ring gasket. On the other hand, since pressure was lighter in dry
conditions, gaskets had a longer lifespan.
The Super-Compressor cases are found in diver's watches by dozens of manufacturers, and in two sizes - 41 and 36 mm. This 36 mm Levrette features an additional Piquerez patent: the internal diver's bezel rotated by means of the crown at 2 o'clock. Both patent numbers appear on the inside of the case back, beneath the helmet logo and above the date of manufacture - June 1966. The cross-hatching marks on the crowns are two more unmistakable features of Super-Compressor watches.
Scroll down to the page bottom to display the drawings taken from the original Super-Compressor patent registrations for the case (1956) and crown (1959).
The dial with diamond-shaped numerals al 6, 9 and 12, along with the dagger-type hands, make this timepiece particularly attractive and rare.
The dial with diamond-shaped numerals al 6, 9 and 12, along with the dagger-type hands, make this timepiece particularly attractive and rare.
Reference 3808 - 6310/AC.
Functions Hours, minutes, seconds, date.
Size Diameter 36 mm, thickness 12 mm.
Case Stainless steel, screw-down back.
Movement Caliber ETA 2452, self-winding, 19 jewels, diameter 25.6 mm, thickness 5.2 mm, Glucydur balance wheel, flat hairspring, Incabloc shock resistance, 18,000 vibrations per hour.
Size Diameter 36 mm, thickness 12 mm.
Case Stainless steel, screw-down back.
Movement Caliber ETA 2452, self-winding, 19 jewels, diameter 25.6 mm, thickness 5.2 mm, Glucydur balance wheel, flat hairspring, Incabloc shock resistance, 18,000 vibrations per hour.
ITALIANO
Questo orologio subacqueo degli
Anni 60 è equipaggiato con la cassa Super-Compressor fabbricata da Ervin Piquerez S.A. (EPSA).
Brevettato nel 1956, il metodo di impermeabilizzazione fu progettato per
sfruttare la pressione stessa dell'acqua - quando quest'ultima cresce, il fondo
cassa è spinto con maggiore forza sulla guarnizione anulare. Quando invece
l'orologio si trova in ambiente asciutto, la pressione diminuisce e questo fa
sì che la guarnizione abbia una durata più lunga nel tempo.
Le casse Super-Compressor furono utilizzate da decine di fabbricanti in due misure: 41 e 36 mm. Questo Levrette da 36 mm si avvale di un altro brevetto Piquerez: la lunetta girevole interna per subacquei regolata dalla corona a ore 2. Entrambe i numeri di brevetto appaiono sull'interno del fondo cassa, sotto il simbolo dell'elmo da palombaro e sopra la data di fabbricazione: giugno 1966. La trama di linee perpendicolari sulle corone è un'altra caratteristica inconfondibile degli orologi Super-Compressor.
Scorrete la pagina verso il basso per visualizzare i disegni tratti dalle domande di brevetto originali registrate per la cassa (1956) e la corona (1959).
Questo esemplare è particolarmente raro e gradevole per gli indici a rombo sul quadrante, in corrispondenza delle ore 3, 6 e 9, e per le lancette a gladio.
Questo esemplare è particolarmente raro e gradevole per gli indici a rombo sul quadrante, in corrispondenza delle ore 3, 6 e 9, e per le lancette a gladio.
Referenza 3808 - 6310/AC.
Funzioni Ore, minuti, secondi, data.
Dimensioni Diametro 36 mm, spessore 12 mm.
Cassa Acciaio, fondo chiuso a vite
Movimento Calibro ETA 2452, automatico, 19 rubini, diametro 25,6 mm, spessore 5,2 mm, bilanciere a viti Glucydur, spirale piana, dispositivo antiurti Incabloc, 18.000 alternanze/ora.
Dimensioni Diametro 36 mm, spessore 12 mm.
Cassa Acciaio, fondo chiuso a vite
Movimento Calibro ETA 2452, automatico, 19 rubini, diametro 25,6 mm, spessore 5,2 mm, bilanciere a viti Glucydur, spirale piana, dispositivo antiurti Incabloc, 18.000 alternanze/ora.
26.11.16
Targa commemorativa
Sulla destra della foto, la targa commemorativa che si può leggere ai Bois des Monts (Normandia), dove combattè il 9. Battaglione dei Paracadutisti britannici.
"Nella notte del 7 giugno 1944, il 9. Battaglione Paracadutisti, ridotto a 85 uomini dopo Merville e Amfreville / Le Plein, si era attestato nei dintorni dei Bois des Monts e della Villa St. Come con l'ordine di tenere a tutti i costi questa posizione dominante sulla piana di Ranville e sui ponti dell'Orne.
Nei giorni seguenti, l'arrivo di elementi dispersi in seguito al lancio con il paracadute fece salire l'effettivo del battaglione a 270 unità. Ulteriori rinforzi arrivarono dal 5. Battaglione Black Watch, dai Royal Armoured Corps, dal 1. Battaglione Para canadese e da altre unità aerotrasportate.
Fra il 7 e il 13 giugno, il nemico - quattro volte superiore in termini numerici - attaccò con determinazione crescente, supportato da 3 battaglioni di fanteria, pezzi d'artiglieria e un'unità corazzata.
Malgrado i corpo a corpo accaniti, il nemico non riuscì a sfondare le posizioni e subì perdite pesantissime.
Il 13 giugno, il 9. Battaglione fu rimpiazzato dal 52. Fanteria Leggera Oxford and Buckinghamshire e si spostò su un altro fronte con appena 150 uomini".
"Nella notte del 7 giugno 1944, il 9. Battaglione Paracadutisti, ridotto a 85 uomini dopo Merville e Amfreville / Le Plein, si era attestato nei dintorni dei Bois des Monts e della Villa St. Come con l'ordine di tenere a tutti i costi questa posizione dominante sulla piana di Ranville e sui ponti dell'Orne.
Nei giorni seguenti, l'arrivo di elementi dispersi in seguito al lancio con il paracadute fece salire l'effettivo del battaglione a 270 unità. Ulteriori rinforzi arrivarono dal 5. Battaglione Black Watch, dai Royal Armoured Corps, dal 1. Battaglione Para canadese e da altre unità aerotrasportate.
Fra il 7 e il 13 giugno, il nemico - quattro volte superiore in termini numerici - attaccò con determinazione crescente, supportato da 3 battaglioni di fanteria, pezzi d'artiglieria e un'unità corazzata.
Malgrado i corpo a corpo accaniti, il nemico non riuscì a sfondare le posizioni e subì perdite pesantissime.
Il 13 giugno, il 9. Battaglione fu rimpiazzato dal 52. Fanteria Leggera Oxford and Buckinghamshire e si spostò su un altro fronte con appena 150 uomini".
25.11.16
21.11.16
Museum Collection - The List (99)
OMEGA CO-AXIAL ESCAPEMENT
1999
★★★★★
ENGLISH
No lubrication needed
The chronological list of the 100 wristwatches making up The Museum Collection book features the Co-Axial Escapement Chronometer by Omega at number 99. The excerpt taken from the text focuses on its revolutionary technical features.
Click here to learn more about The Museum Collection, download a PDF preview and order the book.
... George Daniels (...) set about developing a design that would combine the sturdiness of the lever escapement and the low friction of the detent escapement. After several tries, he patented a system involving two wheels on the same axis, a lever with three pallet stones and a balance roller with its own pallet stone ...
ITALIANO
Lubrificanti? No, grazie
Cliccate qui per saperne di più su The Museum Collection, scaricare un PDF di anteprima e ordinare il libro.
... George Daniels (...) provò a sviluppare un progetto che abbinasse la robustezza dello scappamento ad ancora con il basso attrito dello scappamento a scatto. Dopo numerosi tentativi, nel 1980 brevettò un sistema che comprendeva due ruote sul medesimo asse, un'ancora con tre leve in rubino e un disco su cui sono fissati la leva d'impulso in rubino e il perno d'impulso in rubino ...
13.11.16
Dakota
"... Si direbbe pronto al decollo, il vecchio Treno
dell'Aria (...), come se l'avessero appena dipinto con i colori
convenuti per il D-Day ..." (dal Capitolo 15 di L'orologio con le ali)
Il passo è tratto dal capitolo in cui Cédric Roussel, protagonista contemporaneo del romanzo, visita il Museo della Batteria di Merville. L'oggetto del suo interesse è l'aereo Dakota in mostra presso il sito. In primo piano, la Croce del Sacrificio.
Il passo è tratto dal capitolo in cui Cédric Roussel, protagonista contemporaneo del romanzo, visita il Museo della Batteria di Merville. L'oggetto del suo interesse è l'aereo Dakota in mostra presso il sito. In primo piano, la Croce del Sacrificio.
7.11.16
WATCH ADS 1900-1959
NEW RELEASE!
A pictorial history of communication and design
in 20th Century watchmaking
Including an overview of the wristwatch development, excerpts from brochures and catalogs, the lists of Swiss trademarks and companies
English Text - Testi in italiano
Watch Ads 1950-1959 is the first of two volumes featuring a vast selection of images that take the reader throughout a century of communication relating to the watchmaking industry and provide an unusual look into the evolution of design, style and the public's tastes.
Click here to learn more, download a 20-page preview and order the book.
NOVITÀ EDITORIALE!
Storia illustrata della comunicazione e del design nell'orologeria del Novecento
Con una panoramica sull'evoluzione dell'orologio da polso, estratti da opuscoli e cataloghi, le liste delle marche e dei fabbricanti svizzeri
Testi in italiano - English text
Watch Ads 1950-1959 è il primo di due volumi dedicati a un'ampia rassegna di immagini che guidano il lettore attraverso un secolo di comunicazione legata all'industria orologiera e forniscono una testimonianza insolita sull'evoluzione del design, dello stile e dei gusti del pubblico.
Clicca qui per saperne di più, scaricare un'anteprima di 20 pagine e ordinare il libro.
6.11.16
Luxor
ENGLISH
Eight day desk clock dating back to the mid-1950s, manufactured by Luxor. Cloisonné enamel dial.
Pendola degli Anni 50 con autonomia di otto giorni, prodotta da Luxor. Quadrante decorato con la tecnica dello smalto cloisonné.
2.11.16
Museum Collection - The List (95)
FORTIS CHRONOGRAPH ALARM
1997
★★★★
ENGLISH
The sound of timing
The chronological list of the 100 wristwatches making up The Museum Collection book features the Chronograph Alarm by Fortis at number 95. The excerpt taken from the text focuses on its movement's designer.
Click here for more infos on The Museum Collection book.
... The Zurich watchmaker Paul Gerber, a member of the Académie Horlogère des Créateurs Indépendants, took charge of a development that started from the reliable Caliber Valjoux 7750. He succeeded in integrating his own alarm module into the existing movement without a significant increase in thickness ...
ITALIANO
Un crono sonoro
Cliccate qui per maggiori informazioni sul libro The Museum Collection.
... Fu l'orologiaio zurighese Paul Gerber, membro dell'Académie Horlogère des Créateurs Indépendants, a intraprendere uno sviluppo che partì dall'affidabile calibro cronografico Valjoux 7750. Il punto d'arrivo fu l'abbinamento con il modulo della suoneria di sua creazione, che riuscì senza variazioni rilevanti nello spessore complessivo della costruzione ...
24.10.16
Saluto ai veterani - Salute the Veterans
La battaglia di cui furono protagonisti è al centro del romanzo L'orologio con le ali.
The reenactors of the France 44 Association and the crowd salute the veterans of the 9th Parachute Battalion as they enter the Merville Gun Battery site during a D-Day anniversary celebration.
The fighting that took place here is at the center of the novel Wingwatch.
18.10.16
Museum Collection - The List (93)
PANERAI LUMINOR MARINA
1993
★★★★★
ENGLISH
A bulky trendsetter
The chronological list of the 100 wristwatches making up The Museum Collection book features the Luminor Marina by Panerai at number 93. The excerpt taken from the text focuses on its influence on contemporary watchmaking.
Click here for more infos on The Museum Collection book.
... With their distinctive and bulky cases, Panerai models broke away from everything that existed on the market in the early 1990s and, along with a few other watches (...), started a trend that the whole of the industry would follow shortly. An amazing feat for a brand that nearly nobody had heard of until 1992.
ITALIANO
Il peso massimo che fa tendenza
Cliccate qui per maggiori informazioni sul libro The Museum Collection.
... Con le loro casse voluminose e inconfondibili, i modelli Panerai presero le distanze da tutto ciò che proponeva il mercato dell'epoca e, insieme con pochi altri orologi (...), avviarono una rivoluzione che avrebbe costretto la totalità dei produttori a seguirne l'esempio. Un'impresa straordinaria per una Casa di cui quasi nessuno aveva sentito parlare fino al 1992.
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