"A large production in all
qualities". Universo was and still is the leading European manufacturer
of watch hands, founded in 1909 by a group of small individual watch hand
producers who merged into a single entity. It is now a part of the Swatch
Group. Do you like vintage watch ads? Please visit the page about Watch Ads, my
two-volume pictorial history of communication and design in 20th Century
watchmaking. You can also watch the video about the publication and
download a 20-page preview of Volume 1. The vintage ads presented in this
Blog are not featured in the Watch Ads books.
ITALIANO
"Vasta
produzione in tutte le qualità". Universo era ed è tuttora
il leader europeo della fabbricazione di lancette per orologi, fondato nel 1909
da un gruppo di piccoli produttori che si fusero in un entità unica. Ora fa
parte dello Swatch Group. Ti piacciono le pubblicità d'epoca? Visita la pagina su Watch Ads, la mia
storia illustrata in due volumi della comunicazione e del design
nell'orologeria del Novecento. Puoi anche guardare il video sull'opera e scaricare l'anteprima di 20 pagine del Volume 1. Gli annunci pubblicitari d'epoca presentati in
questo Blog non sono inseriti nei volumi Watch Ads.
La mia presentazione di un orologio simbolo degli anni 80 presso un Club di appassionati di orologi. My speech about an icon of the 1980s at yesterday's meeting of a watch lovers Club (Italian only).
Oggi è un giorno triste per gli ammiratori degli eroi del 9.
Battaglione. Ci ha lasciati Geoff Pattinson, uno dei Para che il 6
giugno 1944 raggiunsero la Normandia a
bordo di alianti per attaccare le postazioni costiere tedesche. Ho avuto
la fortuna di incontarlo a più riprese durante le celebrazioni annuali
del D-Day a Merville. Quando lo informai che avevo dedicato un romanzo
alle vicende di cui fu protagonista anche lui, mi scrisse una lunga
lettera raccontando la sua esperienza bellica. Pubblicarla integralmente
mi sembra l'omaggio più adatto alla memoria di un eroe.
Nelle foto, dall'alto: Pattinson in uniforme, insieme con il sottoscritto e durante una delle
serate danzanti dedicate ai Veterani.
Buon viaggio, Mr Pattinson. Con lei e i suoi compagni
ho un debito impossibile da saldare: la libertà donata alla generazione
che mi ha preceduto. In cambio posso offrire solo un "grazie" e la
promessa di non dimenticare.
LA LETTERA
"Era previsto che i
tre alianti con sessanta uomini della Compagnia A a bordo, più alcuni
genieri e gli esplosivi, toccassero terra dentro il perimetro della
batteria e impegnassero la guarnigione dall'interno, creando una
diversione mentre l'attacco principale procedeva dall'esterno.
"Purtroppo, due degli alianti atterrarono fuori dall'obiettivo e il
terzo in Inghilterra. Io ero all'interno di quest'ultimo. Durante il
volo la mia era una sensazione d'ansia, mi chiedevo dov'ero andato a
cacciarmi. Nessuno parlava, ciascuno era immerso nei propri pensieri, al
buio, senza sapere che distanza avevamo percorso. "Improvvisamente
ci fu un sobbalzo violento e un forte rumore. Stavamo planando, il cavo
che ci legava all'aereo si era sganciato. "L'atterraggio fu molto
pesante, brusco, seguito dal silenzio. Ci preparammo per schizzare verso
il portellone, ma prima che potessimo muoverci un ufficiale ci
raggiunse camminando lungo la fusoliera e ordinò di non muoverci. Scese
dall'aliante e poco dopo tornò, ordinandoci di uscire in ordine. Il cavo
si era spezzato e il caso volle che scendessimo su una pista
d'atterraggio dell'aerodromo di Odiham, nel sud dell'Inghilterra. Non so
cosa ne pensassero gli altri, ma le mie emozioni represse scomparvero e
furono sostituite dal sollievo. "Ci trasportarono a Brize Norton,
cioè nella località da dove eravamo partiti. Ci misero a disposizione un
altro aliante e verso le 5 del pomeriggio ci imbarcammo per il secondo
tentativo di raggiungere la Normandia. Atterrammo sulla spianata di
Ranville, dove era tutto tranquillo ad accezione di qualche sparo in
lontananza. Un ufficiale ci fece salire verso l'incrocio di Le Mesnil,
dove ci appostammo dentro un fossato che offriva una buona protezione.
Per i tre giorni successivi difendemmo la posizione contro una serie di
attacchi. "La sera del 9 giugno il mio gruppo fu spostato presso il
bosco adiacente la Villa St-Côme. I superstiti del Battaglione erano
appostati lì, nelle buche che avevano scavato. Quella notte i tedeschi
ci bombardarono incessantemente con i mortai e ci concessero una tregua
solo all'alba. "La mattina seguente, uscii in pattuglia con altri
cinque uomini per sgomberare la villa, che era stata gravemente
danneggiata, ma nel frattempo l'avevano evacuata. Il sergente mi inviò
con un caporale verso il lato opposto delle stalle che si trovavano
dietro la villa per spiare ogni eventuale movimento. Mentre uscivamo
all'aperto dopo aver attraversato le stalle, avevamo fatto pochi passi
quando vedemmo apparire un gruppo di tedeschi. Il caporale riuscì a
tornare indietro di corsa, ma i nel frattempo i tedeschi avevano aperto
il fuoco con una mitragliatrice leggera e mi colpirono a entrambe le
gambe mentre stavo raggiungendo l'ingresso. Ero disteso sul pavimento
con la faccia in giù e tentai di rialzarmi, scoprendo che ci riuscivo.
Mi trascinai come potevo verso l'altro lato della stalla e poi nella
vegetazione, fino a trovare il posto di pronto soccorso del reggimento.
Ero ferito e spaventato, ma appena si presero cura di me mi calmai.
"Mi giudicarono inabile a continuare e mi trasportarono sulla spiaggia
per essere evacuato verso l'Inghilterra. Avevo conosciuto il mio
battesimo del fuoco, un'esperienza che non ero ansioso di ripetere. Le
cose andarono diversamente da ciò che speravo. "Mi riunii al
Battaglione quando tornò nel Regno Unito, trovando i molti assenti
rimpiazzati da volontari ansiosi di unirsi al Reggimento Paracadutisti.
"A fine dicembre la 6. Divisione Aviotrasportata fu inviata nelle
Ardenne, poi ci lanciammo sul Reno. Attraversammo la Germania fino al
Baltico, dove incontrammo i russi. La guerra era finita, i tedeschi
avevano firmato la resa l'8 maggio 1945. "Poi fummo inviati in
Palestina, dove sono rimasto con il 9. Battaglione fino al maggio 1947,
quando mi fecero tornare in Inghilterra per la smobilitazione. "Adesso era davvero finita. Tornavo a essere un civile. Un sopravvissuto, non un eroe.
(scroll down for the English text) ITALIANO Stefano Messina ha
vinto la 14esima tappa del campionato Watch Is Itidentificando il fabbricante
di questo esemplare del 1915. Trovate i dettagli storici e tecnici nel testo qui sotto.
Questo
orologio da tasca IWC con cassa d'argento risale al 1915. È equipaggiato con un
movimento che la Casa di Sciaffusa produsse in 300.000 esemplari tra il 1893 e
il 1940, e in due versioni: il Calibro 53 Savonnette che vediamo qui, con
albero di carica a ore tre, e il Calibro Lépine 52 con corona a ore dodici. Si
tratta di motori robusti, affidabili e precisi che riflettono la filosofia
aziendale del tempo. Tutte
le varianti presentano un ponte a tre quarti. Nella maggior parte dei casi, i
ponti e la platina d'ottone sono privi di decorazioni. La racchetta di
regolazione è più frequente del dispositivo a collo di cigno di questo
esemplare.
Tra
i punzoni incisi all'interno della cassa troviamo il simbolo del fagiano per
l'argento 800 di produzione svizzera e la mezzaluna con la corona imperiale,
indicativo del fatto che l'orologio era destinato al mercato tedesco.
Funzioni Ore, minuti,
secondi. Dimensioni Diametro 50 mm, spessore
11 mm. Cassa Argento 800/1000,
fondo chiuso a pressione. Movimento Calibro 53 H6, carica
manuale, diametro 40 mm, spessore 6 mm, 16 rubini, bilanciere bimetallico
tagliato, spirale Breguet, regolazione a collo di cigno, 18.000 alternanze/ora. PARTECIPA A WATCH IS IT. NON COSTA NULLA E PUOI
VINCERE UNO SPLENDIDO OROLOGIO! Classifica dopo la 14. giornata: E.
Bertoglio Locatelli punti 57; S. Messina p. 45; F. Vanni p. 25; D. Martelli p. 18; S. Zorzan e Roberto Vergara
p. 8; P. Campanaro p. 2; M. Giannattasio p. 1.
ENGLISH Stefano Messina won the
fourteenth stage of the Watch Is It contest by identifying the manufacturer of
this timepiece made in 1915. You find a few historical and technical infos in
the text below.
This silver pocket watch by
IWC dates back to 1915. It is fitted with a movement that the Schaffhausen
manufacturer produced from 1893 to 1940 in three hundred thousands examples and
two versions: the Savonnette or hunter Caliber fifty-three seen here, with the
winding stem at three o'clock; and the Lepine Caliber fifty-two with the crown
at twelve o'clock. Both were sturdy, reliable and accurate movements that
represented the brand's philosophy of the time. All their variations featured
a three-quarter plate design. The brass plates and bridges were mostly undecorated.
Index regulators were more frequently used than the swan-neck regulating system
seen in this timepiece. The hallmarks found on the
watch case include the grouse symbol for Swiss made silver and the crescent
with imperial crown symbol. The latter suggests that this watch was intended
for the German market. Functions Hours, minutes,
seconds. Size Diameter 50 mm,
thickness 11 mm. Case 800/1000 silver,
snap-on back. Movement Caliber 53 H6,
manual winding, diameter 40 mm, thickness 6 mm, 16 jewels, cut bimetallic
balance, Breguet hairspring, swan neck regulator, 18,000 vibrations per hour. TAKE PART IN THE WATCH IS ITCONTEST. IT IS FREE AND YOU
CAN WIN A BEAUTIFUL WATCH! Ranking after Day 14: E.
Bertoglio Locatelli punti 57; S. Messina p. 45; F. Vanni p. 25; D. Martelli p. 18; S. Zorzan e Roberto Vergara
p. 8; P. Campanaro p. 2; M. Giannattasio p. 1.