ENGLISH (il testo italiano è in fondo alla pagina)
In 1947, Longines celebrated its 80th anniversary by publishing
a 200-page book that featured dozens of pen-and-ink drawings, black and white photos,
as well as color plates. Contained in a cardboard case and an additional cardboard
cover, Histoire de la Fabrique des Longines (History of Longines) was printed
by the Imprimerie Centrale from Lausanne in a luxury edition of 80 examples and
a standard edition of 2,180 copies.
The text details the events of a saga that started in
1847, when Auguste Agassiz became the sole owner of a workshop he had opened a
few years before in Saint-Imier, along with two associates. Ernest Francillon,
his nephew, took over the business in 1862 and built a factory in the locality
called Les Longines.
Though rather hard, the 1870s saw the opening of the
American agency in New York and the creation of the watchmaker’s Trade Mark –
an hour glass with wings.
Longines started the following century in a much
better shape and as a private company. The annual production rose to 122,000
pieces and the number of workmen reached 800. The photo above shows a crowded
workshop. Longines had to extend its factory.
After the fame and success brought about by pilots such
as Charles Lindbergh, who timed their record-breaking flights with Longines
watches, the World crisis of the early 1930s affected the company greatly. It survived
somehow and resumed its rise in the second part of the decade. The wrist
chronograph (see above) was one of its flagship products.
The breakout of World War 2 led to the general
mobilization of the Swiss Army, which weakened the company’s workforce.
Commercial difficulties multiplied, but Longines managed to distribute millions
of watches each year and duly celebrated its 75th anniversary in
1942. In 1947, as the book came out, the company was enjoying the post-war
boom.
ITALIANO
Nel 1947, Longines celebrò il suo 80esimo compleanno
con un libro di 200 pagine che presentava decine di disegni a penna, foto in
bianco e nero e tavole a colori. Inscatolato nel cartone e dotato di copertina
rigida supplementare, Histoire de la Fabrique des Longines (Storia della
fabbrica dei Longines) fu stampato dall’Imprimerie Centrale di Losanna in un
edizione di lusso di 80 copie e in una standard di 2.180 copie.
Il testo ripercorre gli eventi di una saga avviata nel
1947, quando Auguste Agassiz rimase proprietario unico del laboratorio che
aveva aperto a Saint-Imier alcuni anni prima, insieme con due soci. Il suo
nipote Ernest Francillon, rilevò la ditta nel 1862 e costruì una fabbrica nella
località di nome Les Longines. Benché difficili, gli Anni 1870 videro l’apertura
di un’agenzia a New York e la registrazione del marchio: una clessidra alata.
Il Ventesimo Secolo iniziò in modo promettente e
Longines diventò una società per azioni. La produzione annuale salì a 122.000
pezzi e i dipendenti raggiunsero le 800 unità. La quarta foto dall’alto mostra
un laboratorio affollato. Longines dovette aumentare le dimensioni della
fabbrica.
Dopo la fama e il successo conquistati grazie anche alle
imprese da record di aviatori come Charles Lindbergh, che utilizzarono
segnatempo Longines per la navigazione, la crisi dei primi Anni 30 colpì
duramente la Casa. Quest’ultima riuscì a sopravvivere e riprese l’ascesa nella
seconda parte del decennio. Il cronografo da polso (ultima foto dall’alto) fu
uno dei suoi prodotti di maggiore successo.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale
determinò la mobilitazione generale dell’esercito svizzero, decimando la forza
lavoro. Le difficoltà del commercio aumentarono, ma Longines riuscì ugualmente a
distribuire milioni di orologi all’anno e non mancò di celebrare il 75esimo
anniversario dalla fondazione nel 1942. Nel 1947, quando uscì il libro, la Casa stava vivendo il boom del dopoguerra.